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Attività

Aspen at Expo – Women, science and sustainable development

    Food Security, Nutrition and Global Health
    • Milano
    • 8 Luglio 2015

          La chiave per lo sviluppo sostenibile non è solo quella di un’efficace collaborazione tra governo, società civile e settore privato, ma richiede anche un approccio scientifico. La scienza e la tecnologia sono fondamentali per venerare le conoscenze necessarie per risolvere in modo sostenibile i più impellenti problemi attuali. Scienza e tecnologia, inoltre, sono soprattutto importanti se inquadrate in un’ottica globale, perché i problemi di oggi sono problemi globali, ed è importante anche la prospettiva di genere.

          Il ruolo e il contributo delle scienziate è determinante per affrontare i problemi economici, sociali e ambientali che spesso rendono non sostenibile il modello di sviluppo attuale. La diversità delle menti garantisce i risultati migliori, eppure le donne continuano a essere sottorappresentate nei settori della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, pur essendo attratte in gran numero in tutti questi settori dalle università di tutto il mondo, e pur essendo molto ben preparate. Per le donne è difficile  avere successo in queste aree perché gli orari pesanti e la necessità di dedicarsi in modo integrale alla vita professionale le costringono a dividersi tra lo sviluppo della carriera e gli obblighi familiari. La tendenza più allarmante sta nel fatto che le donne iniziano a disamorarsi nei confronti della scienza nelle scuole medie inferiori e superiori, e sono vittime degli stereotipi che circondano questo settore.

          Questo è preoccupante perché gli uomini e le donne hanno modi diversi per affrontare i problemi, in generale, per esempio, le donne sono più intuitive ed elaborano le emozioni in modo diverso e questo si riflette nel loro modo di lavorare in campo scientifico. Avere un pari numero di uomini e donne nei laboratori scientifici, e quindi due diversi approcci alla soluzione dei problemi, significherebbe creare una più ampia gamma di risultati e scoperte. Questo riveste particolare importanza in settori come quello della nutrizione, per il quale le donne hanno un’inclinazione naturale e possono quindi garantire un importante contributo. Pertanto, alle donne dovrà essere data particolare attenzione nei settori della ricerca nei quali le donne evidenziano una particolare predisposizione naturale. Le donne sono per loro natura specializzate nella cura e in molti casi sono particolarmente adatte per l’approccio a determinate problematiche e per la ricerca di soluzioni attraverso un percorso diverso.

          Per portare più donne nei laboratori si suggerisce di dare la massima priorità ai programmi di mentoring, nell’ambito dei quali le donne più anziane impegnate nel settore incoraggiano e aiutano le donne più giovani. Inoltre, sono necessari programmi rivolti alle donne più giovani che siano finalizzati a demolire gli stereotipi e ispirare le donne ad appassionarsi alle scienze, con strumenti come gli orari flessibili e assistenza per la prole. Questi programmi dovrebbero essere rafforzati da politiche preferibilmente promosse dalle donne stesse per garantire che siano realizzati su misura delle loro esigenze specifiche.

          In termini più ampi, la scienza in generale dovrebbe essere abbracciata dalla società nel suo complesso per massimizzarne il potenziale nel campo dello sviluppo sostenibile. Da più parti è stato detto che è un’era di “anti-scienza”, nella quale le persone hanno iniziato ad avere paura o a essere scettiche di fronte ai progressi scientifici, un approccio che potrebbe far tornare la società indietro nel tempo. Tra gli esempi forniti, i tre principali sono quelli della paura dei vaccini, dei cibi geneticamente modificati e del latte pastorizzato. Se non s’inverte questa carenza di fiducia ne potrebbe nascere uno tsunami culturale che impedirebbe a molti di riconoscere come la scienza abbia già migliorato le vite degli individui e potrebbe rallentare il progresso scientifico. Per evitare questo, medici e scienziati dovranno godere della massima fiducia e la ricerca dovrà essere libera di ricercare nuove soluzioni, e indipendente dalle ideologie. Inoltre la politica dovrebbe servire ad agevolare questo, soprattutto in termini di investimento, e non dovrebbe creare ostacoli. Infine, è stato stabilito che non è affatto detto che vi saranno dei progressi o che la situazione possa restare al più statica, infatti è anche possibile che la società arretri. Per impedirlo è importante ricordare che i cambiamenti non avvengono in modo automatico, si verificano quando le persone lavorano per ottenerli. Ed è qui che le donne e la scienza rivestiranno un ruolo fondamentale.

          • Cristina Alberini e Emma Bonino
          • Cristina Scocchia e Maria Luisa Agnese
          • Cristina Scocchia, Maria Luisa Agnese, Cristina Alberini e Emma Bonino
          • Emma Bonino
          • Aspen at Expo -Women, science and sustainable development
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