Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Vai al contenuto

Università, ricerca e intelligence: un rapporto strutturato

  • Roma
  • 15 Marzo 2023

        L’intelligence è un settore che ha sperimentato, negli ultimi anni, enormi trasformazioni, guidate dall’aumento esponenziale della disponibilità e dell’accesso alle fonti informative.  Le numerose sfide in termini di raccolta dati, prevenzione e sicurezza rendono così ancor più centrale che in passato la costruzione di un rapporto strutturato con il mondo della ricerca e della formazione. 

        La ricerca è centrale per presidiare quelle filiere del valore che sono di importanza strategica per il Paese attraverso l’analisi dei punti forza, delle vulnerabilità e delle tecnologie potenzialmente rilevanti per la sicurezza nazionale. La formazione, invece, è un tema che riguarda non solo l’accesso di risorse umane qualificate al comparto dell’intelligence, ma anche la necessità di orientare studi di alto livello verso ambiti cruciali per l’interesse nazionale. La portata delle sfide che attendono gli operatori dell’intelligence, del resto, non può essere affrontata con una mera preparazione tecnica, seppur avanzata dal punto di vista tecnologico; richiede piuttosto una solida cultura di base che formi le persone a tutto tondo. Per questo un più stretto e proficuo rapporto fra apparati di sicurezza e università rimane una delle chiavi per il futuro del Paese. 

        La transdisciplinarietà richiesta al settore deve, del resto, riguardare ambiti che sempre più intersecano le sfide economiche dell’Italia al suo interno e all’estero. Le imprese nazionali rappresentano, in molti casi, nodi importanti della rete di sicurezza che vanno tutelati e monitorati sia quando operano sui mercati internazionali sia quando ricevono investimenti da attori stranieri. A tale riguardo diventano fondamentali anche le competenze giuridiche per tutelare il know-how imprenditoriale e le tecnologie sensibili. Se il rapporto tra aziende e apparati dello Stato è storicamente radicato nel caso di molte grandi realtà a proiezione internazionale sono più difficili il dialogo e la tutela delle tante piccole e medie imprese nazionali che pur operano in comparti cruciali per l’economia e per la sicurezza. Ciò richiede un deciso cambiamento culturale: la sicurezza del Paese non può essere percepita come un problema demandato ad alcuni apparati pubblici, ma deve essere al centro di una consapevolezza diffusa nella società. Si tratta di uno sforzo ancor più necessario di fronte alle minacce che l’evoluzione dei network della disinformazione pone per l’opinione pubblica. 

        In un tale quadro è necessario lavorare perché gli strumenti – anche normativi – dell’intelligence rimangano efficaci e aggiornati rispetto alle sfide che questa è chiamata a fronteggiare, così come per potenziare il contributo del mondo dell’università e della ricerca nei settori strategici per il Paese. Uno sforzo che deve far leva sulle risorse offerte dal PNRR, anche attraverso un miglioramento e una più efficace implementazione dei progetti già in essere. 

          Contenuti correlatiVersione integrale della ricerca