Le priorità della nuova Commissione europea: politiche di crescita, occupazione, competitività
La nuova Commissione europea opera in un contesto caratterizzato da una maggiore incertezza e dalla ricerca di nuovi equilibri tra le Istituzioni. Da un lato, l’uscita dall’Unione da parte del Regno Unito riduce il peso politico globale dell’UE, dall’altro in molti paesi si assiste all’indebolimento delle tradizionali configurazioni partitiche e maggioranze politiche.
Come massimizzare il patrimonio energetico dell’Italia?
Creazione di ricchezza, domanda energetica ed emissioni di CO2 hanno proseguito la loro corsa anche nel 2018, accentuando le tendenze dell’anno precedente. Ogni giorno che passa il problema della limitazione delle emissioni diventa più stringente, mostrando sempre più chiaramente tutta la sua complessità. Complessità che emerge sin dalla fase di determinazione dello stesso: la misurazione delle emissioni per Paese su base annua non restituisce una visione olistica del fenomeno.
L’economia circolare e la sfida della sostenibilità
L’Italia è di gran lunga la superpotenza europea dell’economia circolare, dato che recupera il doppio delle materie prime della media europea, molto più dei tedeschi in tutti i settori, ma in particolare in quelli ipercompetitivi come il legno-arredo. Molto però bisogna migliorare nella corretta gestione di tutte le fasi del ciclo dei rifiuti – dalla raccolta, al recupero, allo smaltimento – è in primo luogo parte integrante di un modello di economia circolare.
Italy, the US and Europe: facing inevitable change in a smart way
In un quadro globale pieno di incertezze e caratterizzato da alcuni veri cambiamenti sistemici, il rapporto transatlantico conserva basi solide in termini strutturali ma è indubbiamente sottoposto a tensioni crescenti. Sia gli Stati Uniti che l’Unione Europea sono attraversati da forti spinte politico-sociali che mettono in discussione la fiducia nelle istituzioni e perfino lo stesso modello occidentale, anche se mancano ad oggi chiare alternative, e i partiti tradizionali europei hanno retto nel recente voto parlamentare l’urto dei movimenti ansi-establishment ed euroscettici.
L’Unione Europea dopo le elezioni: dinamiche interne e competizione globale
Una prima lettura possibile del voto parlamentare europeo si concentra sull’arretramento dei due maggiori partiti tradizionali (popolari e socialisti), sull’affermazione di altri due partiti pro-europei (liberali e verdi) che lo ha quasi compensato, e su una posizione comunque ammorbidita dei partiti euro-scettici (uno scetticismo “soft”, che sembra inserirsi nel quadro di un cambiamento dall’interno). Questi ultimi sono certamente una forza significativa, ma non appaiono in grado di condizionare pesantemente i lavori del Parlamento.
Brexit e mercati finanziari: le conseguenze per l’Italia
La Brexit e l’incertezza che sta generando, rappresentano un elemento di grande novità e potenziale destabilizzazione per i mercati finanziari.
Londra ha operato a lungo come principale piazza finanziaria europea, pur essendo collocata al di fuori dall’area euro. Ora l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea pone l’Europa davanti al bivio: trovare un accordo per continuare a mantenere una buona parte delle operazioni a Londra o iniziare il lungo e faticoso percorso per la creazione di un mercato continentale.
Verso le elezioni europee
Alla fine si voterà per l’Europa. Continueranno certo a contare i partiti dei singoli Paesi e i temi nazionali avranno certo importanza per i cittadini chiamati al voto. Ma alla fine sarà una nuova idea di Europa ad essere la posta in gioco. Perché stavolta come non mai la costruzione europea verrà giudicata politicamente. Due macroaree politiche – una più tradizionale afferente alla grandi famiglie dei popolari e dei socialisti e una di nascita recente , ovvero i gruppi che si rifanno al populismo e al sovranismo – si confronteranno aspramente.
L’Italia e l’Europa
La prima Tavola Rotonda del 2019 degli Aspen University Fellows è dedicata a discutere le prospettive dell’Italia e dell’Europa in quest’anno in cui si incrociano le incertezze della Brexit, le elezioni del Parlamento Europeo, l’incertezza economica di un continente che non riesce a realizzare una prosperità condivisa e con crescenti tensioni sociali.
Una politeia per un’Europa diversa, più forte e più equa
Il primo incontro degli Aspen Junior Fellows del 2019 si è concentrato sull’Unione europea, sull’analisi del suo percorso e delle sue prospettive nell’anno dell’elezione del nuovo Parlamento.
“Conoscere l’Europa per cambiarla” potrebbe essere il leitmotiv della discussione. Le disposizioni dei trattati indicano gli obiettivi a cui l’Unione deve tendere, come una crescita economica equilibrata e la stabilità dei prezzi. Gli strumenti da utilizzare devono essere all’altezza delle ambiziose finalità che il progetto comune si è posto.
L’Europa per le banche, le banche per l’Europa
Sono trascorsi dieci anni dalla crisi finanziaria e quattro dalla creazione dell’Unione bancaria e del sistema di vigilanza unico. È tempo di tracciare bilanci. Le banche europee sono più solide e meglio capitalizzate rispetto agli anni successivi alla crisi. Ma rimangono più piccole e meno redditizie delle omologhe oltreoceano. L’Unione bancaria creata sulla scia di un’emergenza rimane incompiuta. Manca il terzo pilastro della garanzia unica dei depositi e il backstop del fondo di risoluzione è ancora insoddisfacente. Il nesso banche-sovrani non è stato ancora spezzato.
Aspen Forum Italia – Francia
Francia e Italia hanno naturalmente priorità nazionali a volte divergenti, ma anche responsabilità e interessi comuni sia in ambito europeo che transatlantico che vanno dai necessari progressi su aspetti decisivi della riforma dell’eurozona, ad una maggiore cooperazione industriale anche in tema di difesa e sicurezza.
Crisis across the Atlantic. Preserving the Europe-US link
L’incontro del Dialogo Strategico Transatlantico, tenutosi a Bruxelles dal 20 al 22 giugno, ha rappresentato un passo fondamentale per il consolidamento del rapporto tra il Gruppo strategico statunitense e il suo omologo europeo. Il Dialogo proseguirà in maniera sistematica, riunendo i due Gruppi strategici almeno una volta all’anno. Il prossimo incontro è stato fissato negli Stati Uniti per la fine di gennaio 2019.
Le riforme che servono all’Italia
L’avvio della XVIII legislatura sembra prospettare nuovi assetti nella società, tra i partiti e nelle istituzioni. Mutano i rapporti di forza tra i partiti, le relazioni tra di essi, i temi prioritari al centro del confronto. Se il nuovo Parlamento ha acquisito una nuova centralità e anche vero che il governo Cinque Stelle e Lega in via di formazione, frutto dell’alleanza dei partiti vincenti, costituisce al momento la maggiore novità indotta dal risultato elettorale, che peraltro ha fotografato un’Italia duale tra Nord e Sud non più solo economica, ma anche politica.
The EU and the UK after Brexit: saving the security link
La gestione dei rapporti tra Gran Bretagna e Unione Europea dopo la Brexit rappresenta una sfida particolarmente complessa nel settore della sicurezza e tutte le parti in causa sembrano concordare sul fatto che ciò richiede un quadro di riferimento specifico. Per facilitare quella che sarà inevitabilmente una transizione delicata sono stati enunciati alcuni principi di base.
Spain and Italy: present challenges and the European perspective
Il primo incontro di Aspen Institute Italia del 2018 ha promosso un dibattito intergenerazionale sulle sfide europee, analizzate dalla prospettiva mediterranea di Spagna ed Italia. La tavola rotonda, cui hanno partecipato giovani di Aspen Institute Italia e di Aspen Institute España, si è svolta otto giorni dopo il Summit di Roma dei Paesi del Sud Europa. La dichiarazione finale del Summit esprime una sintesi delle numerose sfide aperte, che sono state anche oggetto di questo dibattito.