Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Vai al contenuto
Attività

Dalla crisi mondiale all’economia sociale di mercato: coniugare finanza ed economia reale

    In occasione del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia
    • Roma
    • 16 Giugno 2009

          I mercati finanziari sono in grande difficoltà e l’economia mondiale vive momenti di forte affanno. La crisi ha portato profondi cambiamenti sociali e culturali: mai in passato popoli e paesi con storie e culture così diverse hanno manifestato lo stesso desiderio di certezze e hanno auspicato un comune sistema di regole.

          Questo non significa che l’accordo sia unanime: persiste ancora nelle sedi internazionali una posizione negazionista, che non concorda con la necessità di varare regole nuove regole comuni. Posizione peraltro minoritaria giacché la maggioranza sostiene invece l’ineluttabilità del ricorso a nuove regole. All’interno dei sostenitori di questa tesi esistono però sfumature diverse: vi è chi ritiene che le regole debbano essere solo tecniche – ritenendo che l’attuale crisi tragga origine esclusivamente da un deficit normativo nei mercati finanziari  – e chi invece ritiene che, oltre a queste, siano indispensabili anche regole la cui cifra sia politica perché necessarie al governo della globalizzazione.

          É una occasione importante e probabilmente non ripetibile: oltre alle condizioni create dalla crisi si è infatti in presenza di un giusto distacco cronologico dai possibili pregiudizi generati dalla storia. In questo complesso processo un ruolo importante lo avranno sicuramente alcuni organismi internazionali – l’OCSE soprattutto –  ma è l’Europa che potrebbe essere il miglior laboratorio in cui realizzare una economia sociale di mercato in cui possano riconoscersi le ideologie dei grandi partiti popolari e gran parte di quelle dei partiti socialdemocratici.

            Contenuti correlati
            Strillo: Dalla crisi mondiale all’economia sociale di mercato: coniugare finanza ed economia reale