NOTA PER LA STAMPA
Pavia, 19 ottobre 2024 – Aspen Institute Italia con la collaborazione della Marina Militare, del Comune di Pavia, di Intesa Sanpaolo e dell’Università degli Studi di Pavia, e con il contributo di Eni, Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Leonardo, organizza oggi 19 ottobre (9.30 – 13.30) a Pavia presso il Castello Visconteo la terza edizione della Conferenza internazionale “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)”.
Intervengono ai lavori con un videomessaggio Guido Crosetto, Ministro della Difesa; Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Mircea Dan Geoană, già Vice Segretario Generale della NATO; Presidente e Fondatore di Aspen Institute Romania.
L’incontro prevede la partecipazione in presenza tra gli altri di Giulio Tremonti, Presidente, Aspen Institute Italia; Presidente, Commissione Affari Esteri e Comunitari, Camera dei Deputati; Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare; Giacinto Ottaviani, Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa; Luigi Del Bene, Vice Comandante e Capo di Stato Maggiore del Comando Squadra Aerea della 1a Regione Aerea; Riccardo Galletta, Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo”; Giuseppe Zafarana, Presidente, Eni; Stefano Pontecorvo, Presidente, Leonardo; Biagio Mazzotta, Presidente, Fincantieri; Alessandro Minuto Rizzo, Presidente, NATO Defense College Foundation; Stefano Mannino, Presidente, Centro Alti Studi per la Difesa; Maurizio Gasparri, Capogruppo di Forza Italia, Senato della Repubblica; Francesco Brendolise, Assessore alle Politiche Sociali, Abitative e di Inclusione Sociale, Cooperazione Internazionale e Gemellaggi, Comune di Pavia; Angelo Maria Petroni, Segretario Generale, Aspen Institute Italia; Ordinario di Logica e Filosofia della Scienza, Sapienza Università di Roma; Marta Dassù, Senior Advisor European Affairs, Aspen Institute Italia, Direttrice Aspenia.
La conferenza è parte di un progetto pluriennale di Aspen Institute Italia. L’edizione 2024 si concentra sul potere navale e sul diritto alla libera navigazione, e dunque tanto sulla dimensione marittima della guerra in Ucraina quanto sulle sfide che caratterizzano questo dominio anche in altre aree, analizzando il ruolo che Italia, Europa e NATO vi svolgeranno. Per questa ragione, la conferenza e il Rapporto che è stato elaborato per l’occasione si sono avvalsi della collaborazione della Marina Militare. Al centro del dibattito, il futuro della difesa europea che ha bisogno oggi di passi avanti concreti in diversi campi, fra cui certamente si annovera il dominio navale. Del resto, capisaldi dell’economia mondiale, quali porti, piattaforme petrolifere, gasdotti, oleodotti e cavi sottomarini sono soggetti a crescenti minacce determinate dalla competizione internazionale e rese più frequenti anche a causa del cambiamento climatico. Come ha dimostrato il conflitto russo-ucraino, non si può sottovalutare, inoltre, il ruolo che le tecnologie cosiddette “disruptive” stanno già avendo sul campo per tutte le forze armate.
In tale contesto, è evidente come la difesa europea nel dominio marittimo richieda la cooperazione di più attori, dalle marine nazionali alle guardie costiere, dall’industria alle aziende energetiche. Del resto, la base industriale della difesa rimane un fattore chiave nella competizione internazionale: basti pensare a quanto le capacità di produzione di munizionamento e di polvere da sparo siano determinanti nel conflitto russo-ucraino. In Europa sarà necessario spendere di più e meglio, individuando con urgenza priorità e approcci condivisi. Intanto, il drastico cambio di priorità nella difesa, determinato dai conflitti in atto, ha già innescato mutamenti epocali. Anche senza gli Stati Uniti, che rappresentano ancora il principale attore dell’investimento in questo campo con circa 875 miliardi di dollari (810 miliardi di euro) spesi lo scorso anno, nel 2023 gli alleati europei della NATO hanno investito in difesa circa 390 miliardi di euro, in crescita del 19% rispetto all’anno precedente.
LA BATTAGLIA DI PAVIA (1525-2025)
Nel 1525 ebbe luogo la battaglia di Pavia. Aspen Institute Italia ha avviato un Progetto pluriennale (dal 2022 al 2025, anno del cinquecentenario) che intende valorizzare le rilevanti analogie fra questo evento di portata storica e le attuali sfide geopolitiche, rese ancora più complesse dal conflitto russo-ucraino e da quelli mediorientali. La battaglia di Pavia fu, infatti, la prima grande battaglia europea, per composizione degli eserciti e per la scala geopolitica degli obiettivi e delle operazioni. Allo stesso tempo, la battaglia di Pavia fu anche rivoluzionaria, nella sua dimensione tecnologica, in quanto vide l’avvento dell’arma da fuoco usata, per la prima volta, in modo risolutivo sul campo di battaglia, senza dimenticare gli aspetti politico-sociali, con il popolo che sconfiggeva la nobiltà. Non stupisce che la battaglia di Pavia abbia avuto ripercussioni importanti nei decenni e secoli a venire, contribuendo a segnare un’epoca caratterizzata già da altre importanti rotture, dalla caduta di Costantinopoli alla scoperta dell’America, dalla riforma protestante all’inizio di quella piccola era glaciale che avrebbe accompagnato l’umanità fino a metà Ottocento.
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