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La città creatrice: arti, culture, economia. Dalla fabbrica delle cose alla produzione dei simboli e immagini

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        Il progetto “Alla ricerca della città migliore” prevede una serie di conferenze nelle maggiori città italiane. Il secondo incontro si è tenuto a Venezia e ha voluto approfondire i diversi aspetti dei possibili ruoli ai quali è chiamata la città. Nella transizione da un’economia urbana – fortemente condizionata dall’industria – all’attuale economia urbana sempre più basata sui servizi, la città diventa anche “creatrice” in quanto luogo privilegiato di produzione e distribuzione di idee, simboli e immagini. Gli interventi di maggior successo insegnano che per valorizzare il patrimonio materiale della città – aree ed edifici industriali dismessi, opere d’arte, musei, contesti pittoreschi di quartiere è necessaria la combinazione di diverse forze, un mix di azioni pubbliche e private. Dalla fusione tra un’economia che produce in modo utilitaristico “cose” e una cultura che “serve allo svago” emerge la cosiddetta economia della cultura e si sviluppa il turismo culturale. Sono allora necessarie politiche e risorse adeguate allo sviluppo della capacità creativa delle città e della nuova struttura economica che ne deriva.