Le Multinazionali in Italia
Le multinazionali in Italia sono presenti in una pluralità di settori, ma nel manifatturiero la loro presenza è particolarmente importante per la loro capacità di (…)Le Multinazionali in Italia
Le multinazionali in Italia sono presenti in una pluralità di settori, ma nel manifatturiero la loro presenza è particolarmente importante per la loro capacità di (…)Le Multinazionali in Italia
La quarta edizione della ricerca si focalizza sulla sfida relativa al soddisfacimento della domanda energetica e, in parallelo, al contenimento delle emissioni. Ne emerge un quadro in cui è necessario massimizzare tutte le fonti di energia disponibili con l’obiettivo di ridurre la dipendenza energetica del Paese e generare le risorse necessarie per affrontare la fase di transizione e raggiungere gli obiettivi energetico‐climatici.
L’energia gioca un ruolo cruciale come motore dello sviluppo, e contemporaneamente come conseguenza dello stesso. Si tratta di un settore che condiziona ogni altro comparto produttivo, è centrale nelle scelte di governi ed enti sovranazionali, e permea il vissuto quotidiano di ognuno di noi. Ma è anche un settore non privo di contraddizioni e nodi da sciogliere che, al pari di altri, sta vivendo una fase di trasformazione profonda, e che più di altri inciderà profondamente nel modellare il futuro che ci attende.
Il programma pluriennale di ricerca “Future by Quality” punta in generale a sottolineare l’imprescindibile rilevanza della qualità per costruire un futuro sostenibile nell’ambito delle life sciences.
La terza fase della ricerca – identificando cinque casi paradigmatici e assumendo una prospettiva internazionale – si focalizza sul mondo delle start-up e sulle modalità e potenzialità del loro finanziamento.
Sulla base di una approfondita analisi dei dati di settore, la ricerca si propone di analizzare e valutare le opportunità che il settore turistico offre per la crescita dell’intera economia italiana.
La terza edizione della ricerca analizza i principali trend in atto ed approfondisce le sfide della transizione energetica in uno scenario in cui il trade-off tra crescita e sostenibilità sta diventando sempre più centrale.
Partendo da una mappatura delle dinamiche italiane nei passati decenni e passando ad un’analisi degli economics del settore e di alcuni casi nazionali ed internazionali, lo studio fornisce indicazioni di policy per il consolidamento del posizionamento italiano.
In uno scenario sempre più complesso, caratterizzato da collaborazioni diffuse e logiche multidisciplinari, la ricerca si propone di analizzare i nuovi modelli per l’organizzazione della ricerca scientifica, con l’obiettivo di valutare se l’Italia possa godere di un vantaggio competitivo e quali siano le azioni sistemiche per sostenerne il posizionamento.
Le politiche migratorie e di asilo hanno a lungo occupato un posto di secondo piano nella scala delle priorità politiche europee. Dal 2015 questo è radicalmente cambiato. Le drammatiche carenze nella gestione dei flussi misti di migranti e rifugiati attraverso il Mediterraneo hanno innescato una crisi di governance dall’impatto politicamente devastante.
Obiettivo della ricerca è analizzare il potenziale energetico nazionale, approfondendo il ruolo degli idrocarburi per lo sviluppo del settore e, più in generale, dell’economia nazionale. Quali linee guida per una programmazione a sostegno della competitività italiana?
La Commissione Europea nel 2012 ha adottato una strategia per sostenere la bioeconomia, intesa come un’economia che utilizza risorse naturali rinnovabili per produrre beni ed energia. Lo studio mira a identificare sfide e opportunità per l’Italia sia dal punto di vista tecnologico che da quello produttivo.
È stata una crisi dura, inedita per profondità, intensità e durata.
Dalle macerie è riemersa l’economia reale. In Italia chi ce l’ha fatta ha percorso una strada antica, utilizzando creatività, flessibilità e dinamismo. Piccole e medie industrie agili, aggressive, tecnologiche. Quasi sempre ispirate dalla filosofia green. Spesso sostenitrici di uno sviluppo sostenibile e responsabile. Sono state definite “multinazionali tascabili”, o più semplicemente, 4° capitalismo. Capaci di conquistare il mondo con prodotti belli e sorprendenti. Potrebbero diventare il motore di un nuovo Rinascimento. Sei esperti ne parlano, riflettono, immaginano il futuro.