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Attività

Global Health Security and its impact on the economy: a global responsibility

    • Incontro in modalità digitale
    • 21 Gennaio 2021

          La pandemia da Covid-19 rappresenta uno sconvolgimento economico, politico, sociale e culturale in tutto il pianeta. Non si era visto niente di simile da lungo tempo e si deve prendere atto che la salute è il fondamento della società e dell’economia: tuttavia, la risposta alla pandemia non è stata rapida e sarà necessaria una modifica dei meccanismi sino ad ora conosciuti.


          Pandemics and the impact on development and stability
          21/01/2021
          Peter Sands
          Executive Director, The Global Fund to fight AIDS, Tubercolosis and Malaria

          Un’importante lezione da trarre è l’interdipendenza tra salute ed economia. La pandemia COVID-19 sta creando una tempesta perfetta di crisi economiche, sanitarie e sociali che minaccia di distruggere decenni di progressi nella lotta contro la povertà, la disuguaglianza e altre malattie mortali. L’economia globale non potrà ripartire se non si riuscirà a debellare la pandemia e per fare questo servono progetti, investimenti e cooperazione.

          Purtroppo, in questo momento tutti si stanno muovendo lentamente e in ordine sparso perché non si è forse colta ancora bene la gravità della situazione. Il virus non va inseguito: per quanto il vaccino sia già un passo avanti, è raccomandabile tempestività, tracciamento e soprattutto la volontà da parte dei decisori politici di ascoltare la scienza.


          Let’s speak about the future
          21/01/2021
          Ilaria Capua
          Director, One Health Center of Excellence, University of Florida

          Può accadere di trovarsi di fronte ad una pandemia: quello che va considerata soprattutto è la carenza di anticorpi per affrontarla. E questo spiega la velocità di diffusione del virus e dimostra come il pianeta sia un sistema chiuso: pertanto ciò che accade nel mondo umano, animale, vegetale e nell’ambiente, anche se dall’altra parte del mondo, è molto importante. Si può superare questo problema attraverso un utilizzo innovativo e coraggioso dei big data e dell’intelligenza artificiale e con un approccio olistico al concetto di salute, inteso come qualcosa che riguarda l’intero sistema e non solo il mondo umano. La pandemia è un evento trasformativo: non c’è economia senza salute: se, quindi, esiste una economia circolare, esiste anche una salute circolare. E la politica deve superare le ripartizioni perché bisogna ragionare in un’ottica di interrelazioni e di visione, come sta facendo oggi l’Unione Europea: è un passaggio fondamentale per fare il salto di qualità, ma bisogna anche costruire sistemi sanitari resilienti.

          L’Europa ha avviato una serie di iniziative per giungere a un “European Health Union” e per rafforzare i propri sistemi sanitari. Le istituzioni europee hanno così tratto dalla pandemia le lezioni che si possono sintetizzare così: se i governi agiscono rapidamente, possono essere in grado di evitare misure di contenimento e mitigazione più costose; la capacità di adattamento può aiutare a trattare i pazienti COVID-19 in modo efficace, ma i paesi dovranno anche investire molto di più nella loro forza lavoro sanitaria; una forte assistenza sanitaria di base e servizi di salute mentale sono necessari sia per i pazienti COVID-19 che per mantenere un’assistenza di alta qualità per i pazienti non COVID-19. La parte di popolazione più vulnerabile ha bisogno di molto più sostegno dal sistema sanitario e non solo: la resilienza sanitaria è una sfida multi-sistema che richiede una stretta cooperazione internazionale.

          Un altro aspetto, non meno importante, riguarda la geopolitica: i lockdown della fase iniziale della pandemia hanno mostrato la fragilità delle supply chain e la necessità di una maggiore cooperazione. Nel futuro sarà cruciale superare i divari geopolitici e muoversi in maniera coordinata per superare le crisi sistemiche.

          In questo scenario anche l’industria gioca un suo ruolo: il settore farmaceutico è strategico per guardare al futuro e si sono avuti progressi notevoli, soprattutto nelle life sciences, grazie a innovazioni diverse e simultanee. Ne è un esempio la medicina personalizzata, coerente con la richiesta di prevenzione, cura e assistenza. La digitalizzazione nel settore farmaceutico è strategica e parte della open innovation. Questa sinergia porterà forti accelerazioni insieme alla ricerca e alle competenze umane. Il settore stesso è diventato strategico con la pandemia e deve essere sostenuto in un’ottica di investimento e per le sue caratteristiche anche dalla regolamentazione. È opportuno creare un ecosistema virtuoso che misuri non solo il costo, ma anche il rendimento degli investimenti in salute guardando al valore prodotto.

          E infine, a proposito di ripresa e resilienza, è importante investire sui giovani e renderli partecipi al mondo decisionale partendo dalla formazione e puntando sulla ricerca, e non solo quella afferente alle discipline STEM.


          Recovery from the pandemic and challenges for the G20
          21/01/2021
          Emanuela del Re
          Vice Minister, Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, Rome