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Attività

Ethics and Artificial Intelligence

    • Venezia
    • 24 Settembre 2021
    • 25 Settembre 2021

          Aspen Institute Italia, TIM e Intesa Sanpaolo hanno organizzato la conferenza internazionale “Etica e Intelligenza Artificiale”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e con la collaborazione di Aspen Institute Germany, Institut Aspen France e dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna.

          La conferenza, il cui indirizzo è ispirato da un Honorary Committee, si è svolta con partecipanti in presenza, nella città di Venezia, e in collegamento online da remoto da numerosi paesi. Dal 2020 è stata avviata una riflessione di ventiquattro esperti internazionali, riuniti in uno Steering Committee, che si è consolidata in un Rapporto dal titolo programmatico  The Way to Venice Report  per dare il senso di un itinerario di cui la Conferenza è una tappa e fornire ai partecipanti una risorsa per il dibattito. Le analisi dello Steering Committee sono state organizzate da un gruppo di ricerca e poi  integrate dalle valutazioni di un Business Users Advisory Board di quindici imprese e associazioni d’impresa che utilizzano applicazioni di Intelligenza Artificiale (IA). Il Rapporto è stato così ancorato da un lato alle maggiori sfide all’incrocio fra etica e applicazioni dell’IA e, dall’altro lato, alle implicazioni che il mondo della produzione ritiene siano di maggiore interesse per le proprie attività.

          Le sessioni della conferenza sono state declinate, come nel Rapporto, in quattro grandi temi:

          • La prima sessione, “Intelligenza artificiale e sfide etiche per il business e l’economia”, ha approfondito diversi aspetti, fra cui l’eliminazione di bias (pregiudizi) dai modelli di IA e l’impatto nei confronti dei lavoratori. Da un lato non è possibile accettare che vi sia una, seppur remota, possibilità di discriminazione insita in un modello IA, dall’altro i modelli di IA sono assoggettabili a decisioni pregiudizievoli contro o a favore di un soggetto. Specie se tali modelli non sono accuratamente progettati e “allenati” su dati non omogenei. È ineludibile l’esigenza di definire, insieme alle politiche e attività di ricerca e industriali, un approccio etico, certo, affidabile e efficiente dell’utilizzo della IA, perché l’etica è l’elemento che può favorire questa trasformazione industriale senza incorrere in conflitti sociali.
          • La seconda sessione, “La regolamentazione dell’Intelligenza artificiale tra libertà e dignità umana”, ha evidenziato il problematico equilibrio fra sviluppo etico dell’applicazione dell’innovazione tecnologica, sviluppo d’impresa e regolamentazione, in un contesto mondiale competitivo e con riferimenti valoriali differenti. Etica e regole non devono essere percepite come un limite allo sviluppo della tecnologia dell’IA, ma come una opportunità. Così come un sistema economico che è retto da regole giuridiche efficienti (come diritti di proprietà intellettuale o brevetti) si sviluppa meglio di un sistema economico senza regole. Si tratta di una questione essenziale di una società democratica, fra incentivi da un lato e accettazione sociale e politica dall’altro. Tuttavia, questa regolamentazione non può essere immediata e troppo stringente, in quanto rischierebbe di mettere in crisi la maggioranza delle start-up che in Europa lavorano in tema di IA.
          • La terza sessione, “Limiti tecnici e morali dell’Intelligenza artificiale in ambito aziendale”, ha ribadito l’importanza di costruire modelli di IA che seguano il fondamentale principio di ethics by design: mettere la cultura dell’etica al centro. Su questa base poggiano i principi, le linee guida e i codici etici, la governance d’impresa, gli strumenti utilizzati e infine le persone. Proprio la fiducia di queste ultime – fornitori, clienti, dipendenti, cittadini – dovrebbe trovarsi al livello più profondo di qualsiasi strategia di IA aziendale, per esempio fornendo massima trasparenza su come i dati sono stati raccolti ed usati. Sempre in virtù di una maggior trasparenza, è emersa la tematica della necessità di avere un numero crescente di modelli white-box. In contrapposizione ai più diffusi e più performanti modelli black-box, i quali esibiscono una complessa dinamica di interpretabilità. La cultura dell’etica può risolvere numerosi problemi ex-ante prima che un prodotto sia venduto e la regolamentazione può svolgere, invece, un controllo ex-post. In conclusione, si è ricordata l’importanza del tema della responsabilità quando un sistema basato sulla IA riuscirà a commettere degli illeciti.
          • La quarta e ultima sessione, “Educazione e informazione per la cittadinanza digitale” ha richiamato all’attenzione sul fatto che la suddivisione in percorso scientifico e umanistico del sistema di istruzione nazionale è ormai superata. Serve un modello unico che sappia coglierne le sinergie. Serve, inoltre, incentivare lo sviluppo delle soft-skills e insegnare le basi della critica, affinché si possa utilizzare la tecnologia e non essere utilizzati da questa.
          • 24-25/09/2021
          • Patrizio Bianchi, Giulio Tremonti
          • Stefano Lucchini, Luigi Gubitosi
          • Ana Palacio, Massimo Gaggi, Giuliano Amato
          • Alberto Sangiovanni Vincentelli, Annet Aris, Gianni Riotta, Sibylle Tard, Francesco Caio