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Attività

Digital Health: la persona al centro

    • Incontro in modalità digitale
    • 11 Maggio 2021

          Il tema della medicina digitale è di grande impatto sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista del benessere delle persone. L’introduzione di tecnologie sanitarie – anche in considerazione del mutato quadro epidemiologico, dell’invecchiamento della popolazione, dell’incidenza crescente delle patologie croniche, e del relativo mutamento nei bisogni di cura – potrebbe condurre a significativi risparmi per i sistemi sanitari nazionali, allo stesso tempo aprendo importanti opportunità in termini di nuova offerta di servizi e relativa creazione di nuovo valore economico.

          Dal punto di vista clinico, una coerente adozione delle tecnologie digitali – accompagnata da una revisione dei processi clinici e una complessiva riorganizzazione dell’offerta di salute, da sviluppare in stretta collaborazione con gli operatori sanitari – offrirebbe importanti opportunità per il miglioramento degli esiti e dello stato di salute della popolazione, innovando e migliorando le attività diagnostiche, di trattamento, e di monitoraggio pre- e post- intervento, sia a livello individuale, sia di popolazione.

          Da un lato, infatti, le tecnologie digitali disponibili in ambito sanitario consentirebbero di abilitare quell’evoluzione dell’offerta che sappia porre una maggiore enfasi sull’analisi del rischio, il monitoraggio, la diagnosi precoce, e la formulazione di efficaci strategie di prevenzione da offrire ai cittadini per mantenere il più a lungo possibile uno stato di salute ottimale.

          Dall’altro, al sopravvenire di condizioni patologiche, le tecnologie digitali consentirebbero di articolare il percorso terapeutico in modo più personalizzato, modulando il patient pathway in modo da massimizzare le possibilità di esiti terapeutici positivi.

          Elemento chiave necessario per abilitare questo profondo processo di innovazione è lo sviluppo di infrastrutture e processi in grado di assicurare accesso ai dati, in modo da garantire sicurezza, privacy, ma anche usabilità per attività cliniche e di ricerca e sviluppo. La disponibilità di grandi quantità di dati interoperabili, aperti, anonimizzati, potrebbe generare importanti opportunità per la ricerca e l’innovazione, aprendo a nuove possibilità di collaborazione pubblico-privato. Tali attività di innovazione potrebbero portare a importanti miglioramenti su diversi fronti dalla precision e personalised medicine, alle nuove strategie di prevenzione, a sviluppo di nuovi farmaci personalizzati, fino a nuovi modelli di gestione delle patologie croniche e addirittura alla eliminazione di malattie genetiche.

          Lo sviluppo di modelli innovativi per la raccolta e la gestione dei dati sanitari – inclusi quelli generati direttamente dai pazienti tramite wearable device e sensoristica ambientale – pone però importanti sfide dal punto di vista etico e di relazione trasparente con i cittadini/pazienti. Da un lato, sarà importante sviluppare nuovi percorsi di digital health literacy da offrire ai cittadini per accompagnarli verso una comprensione più profonda circa l’importanza dei dati e le opportunità offerte dalla medicina digitale. Dall’altro si pone il tema di immaginare modelli di incentivazione e coinvolgimento dei cittadini nell’alimentazione e gestione consapevole dei dati sanitari personali, che superi i modelli esistenti per consentire realmente lo sviluppo dei digital twin individuali, da mettere a sistema per favorire la ricerca e migliorare i percorsi di prevenzione e cura. È per questi motivi che il paziente e il cittadino dovranno avere un ruolo centrale in questo percorso di riforma, accompagnati da professionisti sanitari in grado di guidarli nella gestione autonoma dei dati.

          Sarà, infine, necessario superare le barriere organizzative e culturali che ancora oggi favoriscono la logica a silos che, specialmente nella gestione dei dati, diventa un fattore di isolamento e di inefficienza, incompatibile con un percorso di innovazione che sappia cogliere tutte le opportunità della digitalizzazione. Allo stesso tempo, modelli di collaborazione continuativa fra entità pubbliche e private, la messa a sistema di competenze e risorse, il coinvolgimento pieno degli operatori sanitari, nuovi modelli di interazione medico-paziente sono tutte precondizioni essenziali al pieno sviluppo della medicina non del futuro, ma di un presente già possibile.