Vai al contenuto
Attività

Aspen Forum Italia/Francia

    • Incontro in modalità digitale
    • 26 Novembre 2020

          Le solide relazioni italo-francesi si sono ulteriormente rafforzate, in questo difficile frangente, per far fronte alle sfide che i due Paesi devono affrontare. La prima e più stringente riguarda la seconda ondata della pandemia da coronavirus. Il coordinamento continuo che Francia e Italia hanno messo in campo è il segnale di una reazione unitaria europea, dopo l’iniziale difficoltà di coordinamento e la mancanza di cooperazione che si sono registrate durante le prime fasi dell’emergenza. Oggi il lavoro congiunto dei Paesi europei sul vaccino è la dimostrazione che l’Unione può giocare un ruolo determinante in questa crisi, a vantaggio di tutti gli Stati membri.

          La crisi sanitaria ed economica, del resto, ha rimesso l’Europa al centro del dibattito pubblico, rivelando quanto sia necessaria una sovranità europea più forte. La risposta ai problemi economici e sociali innescati dalla pandemia prende forma nel Next Generation EU, simbolo di un’agenda continentale ambiziosa che aveva iniziato a concretizzarsi ancor prima del virus, grazie all’approvazione del Green Deal.

          Italia e Francia hanno una posizione comune nell’affrontare gli ostacoli posti da altri Paesi all’entrata in vigore del Recovery Fund, così come nell’approfondire l’esigenza di una maggior cooperazione economica fra i soci dell’Unione. Costruire alleanze europee nei diversi ambiti industriali per creare economia di scala e poter competere con altre grandi aree economiche, utilizzando gli strumenti dell’UE a sostegno delle imprese e del mercato unico, è sicuramente una priorità di Roma e Parigi. In questo sforzo, il ruolo propositivo di due grandi sistemi industriali come quello italiano e francese, uniti da una stretta cooperazione e da solidi legami, non è secondario. Un’altra risposta importante sull’asse italo-francese viene dal sistema finanziario che sta dimostrando la propria capacità di reazione e di supporto all’economia reale, mettendo in campo anche operazione straordinarie di consolidamento.

          La crisi innescata dalla pandemia deve, infatti, offrire la possibilità non solo di dare risposte congiunturali, ma anche di affrontare importanti nodi strutturali. L’economia europea aveva manifestato già prima del virus la necessità di stimoli importanti alla sua competitività, fondamentali per mantenere un’autonomia strategica a livello globale. Qui entrambi i Paesi hanno un ruolo da giocare in due aspetti chiave per il futuro economico e geopolitico dell’Europa: accelerare la transizione climatica e definire le nuove regole di cooperazione atlantica. L’insediamento di un’amministrazione americana, più affine all’Europa su questi temi, non potrà che essere loro di aiuto.