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Attività

Allenarsi a essere leader: come promuovere il valore individuale, come formare una squadra vincente

    Incontro con Fabio Capello
    • Roma
    • 12 Aprile 2016

          A differenza del passato la leadership si misura sulla capacità di costruire una squadra, di mantenerne lo spirito vincente, e di “fare” squadra. Quali sono gli elementi costitutivi di una squadra di successo? Come massimizzare il rendimento individuale dei singoli per ottimizzare quello complessivo? Servono più le sconfitte o le vittorie per migliorare il rendimento di un collettivo? Sono questi solo alcuni degli interrogativi che un leader deve necessariamente porsi nel tentativo di costruire un gruppo vincente, in qualsiasi campo esso si trovi ad operare.

          La capacità di selezionare deve essere coniugata con un’organizzazione di supporto alla squadra che sia all’altezza degli obiettivi (lo staff). La definizione di una visione degli obiettivi strategici deve essere sostenuta dall’esempio quotidiano, dalla coerenza. La comunicazione diretta con la squadra deve superare le diversità e costruire un clima di fiducia che argini gli effetti della pressione esterna (si pensi al ruolo dei media). Il rispetto,  la comprensione della cultura aziendale e del contesto in cui si opera, la mediazione fra le differenti opinioni e mentalità sono risorse di particolare importanza per essere leader nel tempo della globalizzazione.   

          Quello sportivo è sicuramente un ambito in cui le capacità di un leader di fornire risposta a queste sfide vengono messe a dura prova. Specificamente nel calcio la presenza di forti personalità fra gli atleti è tanto necessaria quanto rischiosa per l’armonia del gruppo: senza grandi campioni non si vince, ma non si vince nemmeno se non vi è una guida adeguata in grado di far lavorare i campioni in armonia fra loro. La qualità, quindi, è un primo elemento indispensabile in un gruppo di successo, a patto che vi sia la giusta armonia fra le diverse personalità, in campo e fuori, in tutto lo staff. La qualità, poi, deve essere corredata dal lavoro necessario per essere incrementata e perfezionata. Il talento non si acquista, ma sicuramente può – e deve – essere valorizzato nella giusta misura. Sono tanti gli esempi, nel calcio come in altri sport, di talenti inespressi, o espressi solo in parte, a causa dello scarso impegno.

          L’analogia con il mondo dell’impresa e con gli altri ambiti professionali dove si lavora in team sono evidenti. L’atteggiamento mentale è l’elemento senza il quale il talento e l’impegno non possono portare i risultati attesi. Che non si possa sempre vincere è un’ovvietà. Meno ovvio, invece, è l’atteggiamento vincente anche in occasione delle sconfitte. Imparare dagli errori per non ripeterli è di fondamentale importanza, così come fondamentale è attendere con ansia la prima occasione utile per dimostrare di aver imparato dai propri errori. Valorizzare gli errori al fine di trasformarli in punti di forza è una qualità fondamentale della guida di un gruppo, anche al fine di evitare che sul singolo che ha sbagliato ricada la sfiducia dei compagni.

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