NOTA PER LA STAMPA
Pavia, 25 ottobre 2025 – Si tiene oggi a Pavia presso il Castello Visconteo (9.30-13.30) la quarta edizione della Conferenza internazionale “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)”, organizzata da Aspen Institute Italia con la collaborazione dell’Esercito Italiano, del Comune di Pavia, di Intesa Sanpaolo e dell’Università degli Studi di Pavia, e con il contributo di Comitato Promotore per la Rievocazione del Cinquecentenario della Battaglia di Pavia, Fondazione Monte di Lombardia e Leonardo.
L’incontro prevede la partecipazione in presenza tra gli altri di Ignazio La Russa, Presidente, Senato della Repubblica; Giulio Tremonti, Presidente, Aspen Institute Italia; Presidente, Commissione Affari Esteri e Comunitari, Camera dei Deputati; Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, Politiche di Coesione e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; Mircea Dan Geoană, già Vice Segretario Generale della NATO; Presidente e Fondatore di Aspen Institute Romania; Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Pierre Schill, Chef d’état-major de l’Armée de terre, Parigi; Amador Fernando Enseñat y Berea, Jefe de Estado Mayor del Ejército de Tierra, Madrid; Stefano Pontecorvo, Presidente, Leonardo; Giacinto Ottaviani, Direttore Nazionale degli Armamenti, Ministero della Difesa; Stefano Mannino, Presidente, Centro Alti Studi per la Difesa; Stefano Barbieri, Comandante del Comando Scuole della Marina Militare; Silvano Frigerio, Comandante della Squadra Aerea e 1ª Regione Aerea dell’Aeronautica Militare; Riccardo Galletta, Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo”, Arma dei Carabinieri; Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer, Intesa Sanpaolo; Angelo Maria Petroni, Segretario Generale, Aspen Institute Italia; Ordinario di Logica e Filosofia della Scienza, Sapienza Università di Roma, Componente, Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa, Ministero della Difesa; Marta Dassù, Senior Advisor European Affairs, Aspen Institute Italia, Direttore Aspenia.
Intervengono ai lavori con un videomessaggio Guido Crosetto, Ministro della Difesa, e Raffaele Fitto, Vice Presidente Esecutivo della Commissione Europea e Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme.
La conferenza è parte di un progetto pluriennale di Aspen Institute Italia. L’edizione del cinquecentenario si concentra sulla dimensione terrestre della difesa europea. Le guerre in corso rivelano una duplice dinamica: da un lato l’affermazione di nuove tecnologie e tattiche sul campo di battaglia; dall’altro la riscoperta della necessità di forze corazzate pesanti, dell’artiglieria e di altri strumenti che sembravano ormai destinati a perdere centralità negli eserciti moderni. Per approfondire questi temi, la conferenza e il Rapporto si sono avvalsi della collaborazione dell’Esercito Italiano.
I Paesi europei si stanno preparando, intanto, a scenari di competizione strategica: dai circa 180 miliardi di euro di spesa complessiva in difesa nel 2014, l’anno dell’annessione russa della Crimea, si sono superati, nel 2024 i 320 miliardi, con importanti ricadute in campo industriale, oltre che in termini di ricerca e sviluppo. Tuttavia, l’espansione dei bilanci nazionali, senza un efficace coordinamento rischia paradossalmente di indebolire la cooperazione europea, spingendo i governi a privilegiare soluzioni nazionali o acquisti extra-UE anziché programmi congiunti. Paesi come la Polonia (che dedica il 4,7% del PIL alla difesa nel 2025) e la Germania, disponendo di risorse più ampie, potrebbero, infatti, orientarsi verso investimenti puramente nazionali, compromettendo gli sforzi di integrazione industriale e autonomia strategica europea proprio nel momento in cui essa appare più necessaria.
La cooperazione industriale europea rimane essenziale, inoltre, anche per l’innovazione tecnologica, in uno scenario che, accanto all’impiego massivo di mezzi tradizionali, è contraddistinto dall’utilizzo sempre più intenso di nuovi sistemi d’arma. A ciò si affianca la crescente importanza della dimensione ibrida – con azioni di sabotaggio, strategie di influenza e disinformazione che, di fatto, estendono il confronto alla dimensione cognitiva – in cui lo sviluppo e l’impiego di tecnologie avanzate rimangono fondamentali.
LA BATTAGLIA DI PAVIA (1525-2025)
Nel 1525 ebbe luogo la battaglia di Pavia. Aspen Institute Italia ha avviato un Progetto pluriennale (dal 2022 al 2025, anno del cinquecentenario) che intende valorizzare le rilevanti analogie fra questo evento di portata storica e le attuali sfide geopolitiche, rese ancora più complesse dal conflitto russo-ucraino e da quelli mediorientali. La battaglia di Pavia fu, infatti, la prima grande battaglia europea, per composizione degli eserciti e per la scala geopolitica degli obiettivi e delle operazioni. Allo stesso tempo, la battaglia di Pavia fu anche rivoluzionaria, nella sua dimensione tecnologica, in quanto vide l’avvento dell’arma da fuoco usata, per la prima volta, in modo risolutivo sul campo di battaglia, senza dimenticare gli aspetti politico-sociali, con il popolo che sconfiggeva la nobiltà. Non stupisce che la battaglia di Pavia abbia avuto ripercussioni importanti nei decenni e secoli a venire, contribuendo a segnare un’epoca caratterizzata già da altre importanti rotture, dalla caduta di Costantinopoli alla scoperta dell’America, dalla riforma protestante all’inizio di quella piccola era glaciale che avrebbe accompagnato l’umanità fino a metà Ottocento.
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