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Osservatorio Permanente sull’Adozione e l’Integrazione dell’Intelligenza Artificiale (IA2)

  • Roma
  • 10 Luglio 2025

        Raddoppiano le aziende italiane che stanno integrando attivamente l’intelligenza artificiale (IA) nelle proprie attività. Il Rapporto 2025 dell’Osservatorio Permanente sull’Adozione e l’Integrazione dell’Intelligenza Artificiale di Aspen Institute Italia segnala un forte consolidamento dell’intelligenza artificiale nel tessuto industriale del Paese: secondo i dati del sondaggio — condotto su un campione qualificato di 54 imprese nazionali — rispetto al 2024, la quota di aziende che dichiara di aver già avviato iniziative concrete in questo ambito è passata dal 30% al 67%.

        L’evoluzione non riguarda solo l’adozione tecnologica, ma anche una crescente consapevolezza strategica e sistemica. Le imprese stanno infatti ampliando le funzioni coinvolte: dall’iniziale sperimentazione nel marketing e nella customer experience si sta passando a un’integrazione più strutturale nei processi decisionali, produttivi e organizzativi.

        Tra le principali aree di applicazione spiccano l’automazione dei processi amministrativi e del servizio clienti. Gli obiettivi principali sono l’efficienza operativa e la riduzione dei tempi (22,6% delle risposte), seguiti dall’accelerazione dell’innovazione (14,1%) e dalla riduzione dei costi (13,6%).

        Il Rapporto evidenzia inoltre come la grande maggioranza delle aziende (74%) riconosca nell’intelligenza artificiale un fattore chiave per la competitività globale, mentre il 57% degli intervistati è convinto che la rivoluzione dell’IA avrà un impatto positivo sull’intero sistema economico.

        Anche per questo motivo, oltre la metà delle imprese che utilizzano l’IA ha attivato forme specifiche di finanziamento: un segnale importante di maturità organizzativa. Si tratta di una tendenza in crescita: circa il 43% prevede un aumento significativo degli investimenti nel prossimo futuro, mentre un ulteriore 31% ipotizza un incremento moderato.

        Nonostante l’ottimismo, permane però un’esigenza diffusa di maggiore supporto pubblico: il 59% delle aziende ritiene ancora insufficiente il sostegno governativo, auspicando politiche più strutturate e accessibili per colmare il divario competitivo a livello internazionale.

        Di seguito il video integrale della presentazione: