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Premio Aspen Institute Italia 2019 – Cerimonia di consegna

  • Roma
  • 23 Ottobre 2019

        La quarta edizione del Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti è stata attribuita alla ricerca “Un test diagnostico con un tampone nasale per la malattia Creutzfeldt-Jakob” (più conosciuta come il morbo della mucca pazza). La ricerca è frutto del lavoro di undici scienziati appartenenti a quattro diverse organizzazioni scientifiche: una americana e tre italiane1.

        Salvatore Monaco, Michele Fiorini, Sergio Ferrari, Matilde Bongianni, Maurizio Pocchiari, Gianluigi Zanusso, Giovanni Tonoli, Byron Caughey

        La ricerca è stata premiata sulla base del suo alto valore scientifico e poiché apre una prospettiva alla diagnosi precoce delle malattie degenerative, ad alto impatto economico e sociale, come Parkinson e Alzheimer. La ricerca è stata inoltre premiata per la sua originalità, poiché ha definito una procedura semplice e non invasiva per formulare una diagnosi anche in fasi molto precoci della malattia. Nella maggior parte delle malattie neurodegenerative, in particolare nella malattia di Parkinson e nella malattia di Alzheimer, il sistema olfattorio rappresenta la sede dove ha origine il processo patologico che determina la malattia, molti anni prima che i pazienti sviluppino i sintomi clinici. I neuroni della mucosa olfattiva sono prelevati con il tampone nasale e quindi analizzati con una nuova tecnica di amplificazione. Questo nuovo test è altamente innovativo perché unisce l’alta sensibilità della nuova tecnica di laboratorio con il prelievo non invasivo delle cellule attraverso il tampone nasale. Prima di questo importante lavoro, la diagnosi certa si otteneva solo dopo la morte del paziente con l’analisi del cervello. Disporre di un test in grado di formulare una diagnosi certa di malattia in vita rappresenta pertanto un importante avanzamento nella diagnostica di queste malattie, permettendo di informare i familiari della diagnosi, di evitare altri accertamenti, di ridurre i costi sanitari e di intraprendere tempestivamente una cura specifica.

        Il Premio Aspen Institute Italia
        Il Premio Aspen Institute Italia per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti è stato istituito nel dicembre 2015 nel quadro del costante impegno dell’Istituto per l’internazionalizzazione della leadership e per le relazioni transatlantiche. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a una ricerca nell’ambito delle scienze naturali, teoriche o applicate, frutto della collaborazione tra scienziati e/o organizzazioni di ricerca dell’Italia e degli Stati Uniti. Il Premio consolida l’impegno dell’Istituto nei confronti dell’organizzazione di iniziative e incontri di approfondimento su temi connessi alla cultura scientifica e all’innovazione tecnologica, con particolare riferimento alla loro rilevanza per l’Italia.

        Per approfondimenti e inviare candidature alla edizione in corso del Premio
        http://www.aspeninstitute.it/premio-aspen-institute-italia-laricerca-e-la-collaborazione-scientifica-tra-italia-e-stati-uniti

        Ricerche vincitrici delle precedenti edizioni del Premio Aspen Institute Italia

        • 2016: “Spatiotemporal spread of the 2014 outbreak of Ebola virus disease in Liberia” che realizza un modello matematico interpretativo della trasmissione del virus Ebola;
        • 2017: “Wind from the black hole accretion disk driving a molecular outflow in an active galaxy” che dimostra gli effetti dei venti emessi dai buchi neri sulla formazione delle nuove stelle all’interno delle galassie;
        • 2018: “The quest for forbidden crystals” che dimostra le possibilità di scoprire nuovi quasicristalli in natura (con composizioni chimiche ancora inesplorate in laboratorio) e di estendere i risultati di questo nuovo campo di ricerca ad altri ambiti scientifici e ad inedite applicazioni industriali.
        Gianluigi Zanusso, Tullio Pozzan, Fabrizio Landi, Giulio Tremonti, Sabina Nuti, Massimo Scaccabarozzi
        Anna Ascani, Tullio Pozzan

         


        1 I Rocky Mountain Laboratories del National Institute of Allergy and Infectious Diseases dei National Institutes of Health, con sede ad Hamilton nel Montana; il Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona; il Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma; la Clinica Otorinolaringoiatrica della Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.