La settimana 15 – 21 maggio
“Un bella giornata”, riparte l’Italia – I media internazionali si occupano di come l’Italia stia ripartendo.
“Un bella giornata”, riparte l’Italia – I media internazionali si occupano di come l’Italia stia ripartendo.
Sono passati poco più di 130 anni dalla morte di Antonio Meucci, protagonista negli Stati Uniti di una famosa battaglia legale con lo scozzese Alexander Graham Bell per il riconoscimento dell’invenzione del telefono elettrico. Come per molti racconti “mitici”, anche in questo caso numerose sono le imprecisioni che la tradizione ha fatto giungere fino a noi.
La ripartenza – L’Italia si prepara alla Fase 2 e i media internazionali raccontano le prime riaperture.
L’Italia alla sfida della ripartenza – I media internazionali continuano a tenere i riflettori accesi sull’Italia e sulla ripresa delle attività dopo la fase acuta dell’emergenza.
L’Italia ai tempi del coronavirus – I media internazionali continuano a raccontare storie dall’Italia che sta ripartendo dopo il picco del contagio.
L’Italia dell’ìsolamento e della Fase 2 – I meda stranieri continuano a raccontare come l’Italia sta vivendo questi giorni di isolamento sociale e come il Paese si stia preparando alla riapertura delle attività.
Design – Il design è protagonista delle segnalazioni che i media stranieri dedicano questa settimana all’Italia. Il New York Times Style Magazine dedica un reportage alle “dinastie” della moda e del lusso italiano.
Economia: emergenza e ripresa – Economia in primo piano questa settimana nelle segnalazioni della stampa estera dedicate all’Italia.
Il gioco online è divertimento, certo. Ma può aiutare anche a sviluppare abilità che si rivelano utili nell’apprendimento a distanza. Riccardo Zacconi, imprenditore e ideatore del popolarissimo videogioco Candy Crush, con un passato nella consulenza aziendale, analizza le sfide e le opportunità offerte dalla tecnologia durante l’epidemia di coronavirus
Lezioni online: i ragazzi sono pronti?
L’Occidente dovrebbe guardare alle strategie e agli strumenti tecnologici usati da alcuni Paesi asiatici, Singapore, Corea del Sud, Taiwan che ad esempio è riuscita ad arginare i contagi senza fermare l’economia. Non va altrettanto bene in Giappone che non sembra all’avanguardia nell’affrontare la crisi. Ludovico Ciferri, presidente di Advanet, azienda giapponese specializzata nello sviluppo e produzione di computer miniaturizzati e professore all’International University of Japan interviene nuovamente (con dati al 29 marzo) sulla situazione asiatica.
L’Italia risponde al virus – Musica dai balconi, applausi per il personale sanitario, donazioni per nuove unità di terapia intensiva. Sulle pagine della stampa estera è protagonista la risposta dell’Italia all’isolamento imposto per combattere l’epidemia di coronavirus.
Cultura – Poesia, letteratura e arte per unificare l’Italia in momenti di crisi. La stampa estera continua a raccontare come la cultura stia aiutando il Paese durante l’isolamento imposto dal coronavirus.
Le democrazie occidentali stanno dimostrando di avere gli strumenti per fronteggiare la diffusione dell’epidemia di coronavirus. Vero è, però, che in diversi Paesi dove le leadership hanno già mostrato una certa insofferenza per il pluralismo, la situazione di emergenza potrebbe rivelarsi l’occasione per erodere ulteriormente le libertà dei cittadini.
Un mondo molto efficiente è anche un mondo resiliente a eventi catastrofici improvvisi come una pandemia? Probabilmente no e la diffusione del coronavirus ci obbligherà in futuro a riflettere sull’equilibrio fra resilienza ed efficienza, così come su quello fra tecnologie e libertà individuali. Ecco il punto di vista di Ludovico Ciferri, professore all’International University of Japan, che è anche Presidente di Advanet, azienda giapponese specializzata nello sviluppo e produzione di computer miniaturizzati.
Biologia e medicina concentrano a febbraio, il maggior numero di pubblicazioni di laboratori italiani, con 27 articoli che hanno coinvolto 47 centri di ricerca.
Biotecnologie e genetica concentrano a gennaio, il maggior numero di pubblicazioni di laboratori italiani, con 31 articoli che hanno coinvolto 54 centri di ricerca.
Medicina e biologia a concentrano a dicembre, il maggior numero di pubblicazioni di laboratori italiani, con 32 articoli che hanno coinvolto 55 centri di ricerca.
Biologia e genetica concentrano a novembre, il maggior numero di pubblicazioni di laboratori italiani, con 23 articoli che hanno coinvolto 49 centri di ricerca.
Medicina e chimica concentrano a ottobre, il maggior numero di pubblicazioni di laboratori italiani, con 27 articoli che hanno coinvolto 61 centri di ricerca.
Cultura, design e cucina per resistere al virus – Un Paese costretto a cambiare il proprio stile di vita ma che, anche così, continua a far sognare il resto del mondo. Questa l’immagine dell’Italia che emerge da quelle pagine della stampa estera non riservate all’emergenza coronavirus.