Moda – Gli ultimi giorni della settimana della moda milanese monopolizzano le cronache dei quotidiani stranieri: i riflettori si accendono su Prada (Reuters, 22 febbraio – Prada brings Milan to its feet, with a collection of bold lines and colours) e su Ferragamo (Financial Times, 25 febbraio – Salvatore Ferragamo AW18 review: Paul Andrew’s very clever debut; New York Times, 23 febbraio – 3 Things About Paul Andrew Before His Ferragamo Fashion Debut), oltre che sulla “passerella spettacolare” con cui Dolce&Gabbana chiude la Fashion Week; uno “show” che è “una dichiarazione d’amore all’industria della moda” (il 25 febbraio su Reuters, 25 febbraio – Dolce & Gabbana opens the gates of fashion heaven in Milan show; The Guardian – Dolce & Gabbana’s new show is declaration of love to fashion industry). Mentre Washington Post e Frankfurter Allgemeine Zeitung ripassano tutte le novità delle diverse passerelle (23 febbraio – Versace, Cavalli, Etro, Marras update their design DNA; 26 febbraio – Es macht Boom in Mailand), altre testate si concentrano sulle strategie economiche dei marchi italiani: Wall Street Journal parla di come Gucci punti a rendere stabile il “boom” che sta vivendo (25 febbraio – Gucci Seeks to Escape Fashion’s Boom-Bust), mentre Reuters dedica due articoli alla crescita e alle strategie di vendita di Moncler, in particolare sul canale online (27 febbraio – Italy’s Moncler expects to outshine luxury market with online push; 26 febbraio – Italy’s Moncler sees further growth this year after 15 pct rise in 2017 sales). Su Financial Times spazio anche al passaggio di proprietà del marchio di lusso La Perla, appena acquisito da un investitore tedesco (26 febbraio – Lars Windhorst snaps up luxury fashion house La Perla).
Accanto alle sfilate di moda, poi, alcuni giornali raccontano gli eventi in corso a Milano: il New York Times partecipa all’asta di beneficienza della “star dello street style” Anna dello Russo (22 febbraio – Anna dello Russo, Street-Style Star, Decides to Move On), mentre Financial Times visita ‘Italiana – L’Italia vista dalla moda 1971-2001’, raccontando come la capitale del settore celebri con questa mostra “l’epoca innovativa” del lusso made in Italy (23 febbraio – What’s the drama with Italiana?).
Cultura – Per la cultura, sempre a Palazzo Reale di Milano, Financial Times visita ‘Dürer e il Rinascimento: tra Germania e Italia’, esposizione dedicata alle “influenze italiane” del maestro tedesco (23 febbraio – Albrecht Dürer and the influence of Italy). Liberation e Les Echos, invece, recensiscono ‘Chiamami con il tuo nome’, il “sensuale e accattivante” film di Luca Guadagnino (27 febbraio – «Call Me by Your Name», l’éphèbe papillonne; « Call Me by Your Name » : un été nommé désir). Spazio anche a Nanni Moretti e al suo ‘La messa è finita’, un film che secondo Le Nouvel Observateur mostra ancora oggi “la sua attualità” a più di trent’anni dalla realizzazione (27 febbraio – Ne ratez pas : “La messe est finie”).
Lifestyle – Questa settimana le segnalazioni di lifestyle sono dedicate alle proprietà di lusso che i compratori internazionali cercano in Italia. Mentre Financial Times suggerisce “agli amanti dell’arte” l’acquisto di Villa Guttuso, in Sardegna, (23 febbraio – Five homes for art lovers), Les Echos si reca nei pressi di Pisa, dove nella villa del XVI secolo chiamata Il Palagio, Sting e la moglie “hanno trovato il paradiso” (1 marzo – Sting en Toscane). Spazio anche alla cucina con Der Standard che consiglia la ricetta del risotto radicchio e mascarpone (27 febbraio – Risotto al Radicchio e Mascarpone: Einzigartig cremiger Genuss) e Die Zeit che propone spaghetti “dorati” allo zafferano (28 febbraio – Mit Safran vergoldete Pasta*).
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