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EXPO e non solo: gli occhi della stampa estera sull’Italia 2015

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    • 13 Maggio 2015
    • Maggio 2015
    • 13 Maggio 2015

    Gli articoli dedicati a Milano, all’offerta culturale della città, costituiscono la parte più consistente e interessante dell’immagine che i quotidiani esteri stanno proponendo del semestre di Expo. Il segreto che convince e conquista le redazioni e i corrispondenti stranieri è la fitta agenda di proposte collegate al periodo dell’Esposizione. Si direbbe che quella mancanza di “fare sistema” che gli italiani si rimproverano – e che i media internazionali hanno spesso hanno rimproverato all’Italia nel raccontare gli “imprevisti” alla vigilia di Expo – sia stata superata di slancio, grazie ai tanti eventi in calendario a Milano. I temi non sempre sono affini a quello dell’Esposizione, ma i quotidiani internazionali suggeriscono di visitare la città in questo periodo per scoprire soprattutto le nuove proposte artistiche: grande successo di immagine –e  di critica – è stato riscosso, infatti, dagli spazi museali appena inaugurati da nomi importanti del made in Italy: Fondazione Prada e Armani Silos. 

    E dire che l’avventura di Expo2015 sulle pagine dei quotidiani internazionali era partita sottotono. I ritardi nei lavori, e ancora prima gli scandali, erano rimbalzati nelle corrispondenze da Milano e Roma mischiandosi a qualche pregiudizio ben radicato sulla capacità organizzativa dell’Italia. L’apertura dell’Esposizione, però, sembra aver cambiato le carte in tavola: certo, fra l’1 e il 2 maggio su siti internet e prime pagine il grande evento sull’alimentazione è stato affiancato alle immagini dei riots nel centro di Milano. Ma nei giorni successivi le testate estere si sono lasciate la cronaca alla spalle per buttarsi nella visita dei padiglioni e della città.

    L’attenzione, tuttavia, va oltre il centro della metropoli lombarda. Il Wall Street Journal  nel suo magazine si spinge a parlare di un “secondo Rinascimento del Nord Italia”. Il principale quotidiano finanziario americano propone ai propri lettori una lista di eventi “imperdibili per globetrotters amanti dell’alta cultura”, dove a fianco di Expo figura anche l’altro grande evento del momento, la Biennale di Venezia. 
    Più cauti sono gli articoli che mettono in relazione l’Esposizione con il rilancio dell’economia italiana. Eppure l’evento serve anche per porre in primo piano, nelle cronache economiche e finanziarie, i gruppi dell’agroalimentare made in Italy, o semplicemente per parlare della cultura culinaria italiana. Magari raccontando storie divertenti come quella di ISSpresso, la macchina del caffè realizzata in Italia e approdata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS nella sigla inglese) insieme all’astronauta Samantha Cristoforetti.

    Insomma al pubblico dei media internazionali sono arrivate, nelle ultime settimane, molte notizie su Expo2015. L’immagine che viene proposta è soprattutto quella di un evento capace di riunire e catalizzare nello spazio di pochi mesi (e dei non molti chilometri che compongono la fitta area urbana del Nord Italia) alcuni punti di eccellenza del Paese: l’agroalimentare, il lifestyle e la cultura. Eccellenze che, come i pregiudizi, sono ben radicate all’estero. Ma che per il momento, sulle pagine e sui siti dei quotidiani, delle agenzie di stampa e dei settimanali internazionali, sono riuscite a prevalere.

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