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Italia, nuova meta per il business

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    • 29 Maggio 2015
    • Maggio 2015
    • 29 Maggio 2015

    Per piacere ma anche per affari. I giornali internazionali raccontano questa settimana due facce dell’Italia. Da un lato c’è il Belpaese con le sue mete da sogno (Venezia, Amalfi, la Sardegna…) dall’altro un’economia che sta sollevando la testa. Dopo i dati macroeconomici delle ultime settimane, le cronache dei corrispondenti si affidano ai segnali che arrivano dai grandi gruppi industriali e finanziari. Due sono i temi più importanti: il piano industriale di Generali che prevede una forte crescita degli utili grazie all’espansione commerciale in Europa e l’accordo fra il Governo italiano e il gruppo Volkswagen per la produzione del nuovo SUV di Lamborghini a Sant’Agata bolognese. In entrambi i casi si tratta del fatto che l’internazionalizzazione può essere premiante sia quando a portarla avanti è un gruppo italiano, sia quando un produttore nazionale è sotto il controllo di un gruppo straniero.

    Se gli articoli delle pagine economiche sono importanti, non bisogna sottovalutare, però il “Paese da cartolina” che i quotidiani internazionali continuano a dipingere. Nella maggior parte dei casi non si tratta di segnalazioni stereotipate: siamo davanti, infatti, a racconti di viaggio dettagliati, suggerimenti di itinerari per target specifici di pubblico, reportage sull’artigianato locale. Come se si trattasse di una grande e sempre aggiornata guida turistica dell’Italia che ha i suoi punti forti nelle città d’arte e nelle mete turistiche più note, ma non disdegna nuove proposte e nuovi spunti, includendo anche suggerimenti per realizzare investimenti immobiliari.

    In questa narrazione, dopo due settimane di esposizione mediatica, sembra affievolirsi l’attenzione su Expo. Qualche segnalazione, tuttavia, c’è ed entra nel dettaglio dell’offerta dei padiglioni, segno che dopo gli articoli sull’inaugurazione dell’Esposizione e sull’offerta culturale della città nel semestre dell’evento, adesso c’è spazio parlare in dettaglio dei contenuti sul tema dell’alimentazione che ciascun Paese partecipante ha portato a Milano

    Intanto di agroalimentare si parla, sui media stranieri, per la quotazione in Borsa di Massimo Zanetti. La notizia interessa perché sembra capace di raccontare ai lettori stranieri una storia che è l’unione delle due facce dell’Italia: il piacere (in questo caso quello del caffè) e gli affari (l’occasione di investire su una matricola di Borsa proiettata sull’espansione internazionale). Ma è anche la dimostrazione che le medie aziende di eccellenza, pur senza la taglia di Generali o il brand di Lamborghini, possono accendere i riflettori del pubblico internazionale.

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