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Fuori dal tunnel, lentamente

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    • 19 Maggio 2015
    • Maggio 2015
    • 19 Maggio 2015

    Ancora è presto per capire se – come si chiedeva alla vigilia dell’evento il quotidiano francese Les Echos – Expo sarà in grado di innescare un “miracolo a Milano”, capace di trascinare la crescita economica italiana. Eppure, questa settimana, il connubio fra la fine dalla recessione e le tematiche dell’Esposizione Universale già tiene banco sulle pagine dei quotidiani internazionali.

    A catturare l’attenzione sono soprattutto i dati dell’ISTAT sulla crescita del PIL nel primo trimestre 2015 che diverse testate economiche riportano corredati dai commenti di analisti e investitori, confermando il “crescente ottimismo” con cui questi guardano all’Italia.

    Certo, il coro dei corrispondenti esteri non è solo di lodi e rimangono diverse cautele sulle prospettive economiche del Paese. Eppure, al di là degli articoli strettamente economici, la percezione di un miglioramento delle situazione è ben presente sulle pagine e sui siti della stampa estera. Qui entra in scena Milano, città dell’Expo ma anche vetrina dei cambiamenti in corso in  Italia.

    Financial Times racconta in un reportage il “rinascimento” della città, attraverso un viaggio fra le architetture dei nuovi quartieri (Cityife e Porta Nuova dove gli investimenti stranieri sono stati consistenti) che fa parlare manager, banchieri ed expats. A questo si accompagna la notizia del piano di rilancio della Camera Nazionale della Moda che punta alla “leadership globale” del settore. Ecco allora che Milano presenta, agli occhi dei quotidiani esteri, qualità nascoste che riportano in auge la competizione con altre capitali delle passerelle come Parigi o New York.

    Oltre alla moda, all’architettura e alla cultura (ancora una volta sotto riflettori con la Fondazione Prada, appena inaugurata) non può mancare la cucina. Le segnalazioni spaziano dalle proposte dei padiglioni di Expo al tradizionale risotto con l’ossobuco e, per alcune testate, diventano una scusa per proporre itinerari culinari e turistici in altre città e regioni d’Italia.

    Leggendo i quotidiani stranieri, del resto, l’impressione è che il grande evento milanese sia un’occasione per segnalare città, mostre e luoghi di interesse in tutto il Paese. Se ci sarà, insomma, il “miracolo” di Expo non avverrà solo a Milano.

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