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La settimana 20 – 26 marzo

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    • 26 Marzo 2015
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    • 26 Marzo 2015

    Il Paese preferito dagli investitori cinesi. Pirelli, ma non solo: l’accordo da 7,1 miliardi di euro con cui ChemChina entrerà nel capitale dello storico marchio milanese ha ovviamente acceso i riflettori dei giornali e delle agenzie internazionali che il 23 marzo, in concomitanza con l’annuncio, hanno raccontato i dettagli del “più grande deal finora realizzato da investitori cinesi in Italia” (Wall Street Journal –  ChemChina to Buy Controlling Stake in Pirelli; ReutersChemChina to buy Italian tyre maker Pirelli in $7.7 bln deal*; Financial TimesCNCC closes in on Pirelli takeover*; New York TimesChemChina to Buy Italian Tire Maker Pirelli in $7.7 Billion Deal*; Washington PostChinese state company launches bid for Italy’s Pirelli; El PaisChemChina comprará al fabricante de neumáticos Pirelli por 7.100 millones; Sueddeutsche Zeitung, Perle Pirelli geht an China; Frankfurter Allgemeine Zeitung –  Pirelli wird chinesisch; Le Nouvel Observateur: Italie. Comment Pirelli est passé sous contrôle chinois). Ma, spiega la stampa estera, l’operazione è solo parte di un piano di investimenti che ha già raggiunto i 14 miliardi di euro negli ultimi 5 anni (New York Times, 23 marzo – After Pirelli, Chinese Shopping Spree in Italy to Continue*), rendendo l’Italia – sottolinea Bloomberg – “la destinazione preferita dalla Cina per fare acquisizioni” (23 marzo – Italy Becomes China Favorite Place for Deals With Pirelli); un avamposto, aggiunge Les Echos, per altre operazioni in Europa ( 24 marzo – Avec Pirelli, l’offensive de la Chine s’accélère en Europe).

    Oltre agli investitori cinesi si affacciano, però, in Italia anche gli indiani: Reuters, Les Echos e Le Figaro danno infatti la notizia di un possibile interesse di Mahindra per il “mitico” marchio Pininfarina (25 marzo – India’s Mahindra in talks to buy Italy’s Pininfarina, L’indien Mahindra pourrait racheter le mythique italien Pininfarina; L’indien Mahindra prêt à racheter le designer Pininfarina).

    I gruppi italiani in crescita – Nelle cronache finanziarie non c’è spazio, tuttavia, solo per l’appetito degli investitori internazionali. Anche i gruppi italiani mettono a segno operazioni di crescita all’estero: è il caso di Generali che studia un’espansione nel mercato immobiliare asiatico (Wall Street Journal, 20 marzo – Real Estate Unit of Italy’s Generali Planning Move into Asia*) e di Enel che, nel piano industriale appena presentato, mette l’accento sui mercati emergenti e sulle energie rinnovabili con 18 miliardi di investimenti previsti nei prossimi 5 anni (il 20 marzo su Les Echos, 20 marzo – L’italien Enel veut rebondir grâce aux énergies renouvelables e ReutersItaly’s Enel looks to emerging markets and renewables) e un nuovo impianto eolico negli Stati Uniti (Bloomberg, 25 marzo – Enel Green Power Starts Construction on Oklahoma Wind Project).

    Crescita della redditività anche per Ferrero, con i profitti che aumentano del 14% grazie all’apporto dei mercati internazionali (20 marzo su Reuters – Ferrero profits jump 14 pct in 2014 as Kinder eggs sales soar; e Les EchosFerrero-Bond de 14% du bénéfice 2014 grâce aux oeufs Kinder) e Telecom Italia che torna in utile nell’esercizio 2014 (Expansion, 20 marzo – Telecom Italia vuelve a los beneficios y gana 1.300 millones en 2014). Lo scorso anno, del resto, spiega Financial Times, è stato “molto positivo” anche per il mercato  italiano dei fondi di investimento che ha visto ripartire le vendite, praticamente raddoppiate rispetto al 2013 (22 marzo – Italy: La dolce vita calls to fund managers*).

    Scienza, cultura, turismo. La cultura italiana continua ad essere molto presente sulle pagine dei quotidiani internazionali, ad iniziare da El Mundo che intervista Umberto Eco sul suo ultimo libro (26 febbraio – Umberto Eco: ‘Los periódicos ya no tienen poder sobre el hombre de la calle’). Questa settimana, però, c’è spazio anche per la scienza, con Le Monde che racconta i primati della piattaforma elettronica Arduino, “il re della microelettronica” made in Italy ( 24 marzo – Arduino, cerveau à tout faire*). Il quotidiano francese, insieme a Liberation, si sofferma anche su La Sapienza, film di Eugène Green il cui protagonista ritrova in Italia – e nel barocco – la propria ispirazione. (24 marzo – « La Sapienza » : l’Italie, pays de toutes les renaissances*; 25 marzo – «La Sapienza» : Saut en langueur).

    Del resto il Grand Tour si può ripercorrere ancora oggi; magari suggerisce Financial Times, attraverso la tradizione di alcuni piccoli hotel indipendenti che si stanno attrezzando per far rivivere ai turisti le emozioni del XVIII secolo (20 marzo – Italy’s boutique hotels offer modern-day Grand Tour*). E se Wall Street Journal fa una recensione dell’esposizione dedicata ai disegni di Giovanni Battista Piranesi sui templi di Paestum (24 marzo – Review of ‘Piranesi and the Temples of Paestum: Drawings From Sir John Soane’s Museum’ at the Morgan Library & Museum*), altre testate parlano di Pompei e della rinascita dopo il restauro della Villa dei Misteri (20 marzo su New York TimesUndoing the Ruins Once Wrought by Vesuvius* ed El PaisPompeya resucita sus misterios).

    Financial Times, infine, si dà alla cucina con i consigli per preparare le pappardelle ai carciofi (20 marzo – Recipe: pappardelle with artichokes*).

     

    *Articolo consultabile a pagamento/con registrazione