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La settimana 9 – 15 febbraio

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    • 15 Febbraio 2013
    • Febbraio 2013
    • 15 Febbraio 2013

    La rinuncia del Papa – “La rinuncia del Papa spegne la campagna elettorale italiana”. Il quotidiano portoghese Publico (Renúncia de Bento XVI “apaga” a campanha eleitoral italiana*) riassume in un titolo il passaggio, nell’attenzione dei corrispondenti stranieri, dalle vicende politiche nazionali all’annuncio di Benedetto XVI: la notizia del passo indietro del Papa, arrivata il 12 febbraio, trova, attenzione in tutto il mondo: dalla Spagna (El Pais El Papa renuncia para limpiar el Vaticano) al Brasile (Folha de S. Paulo –  Bento 16 renuncia; novo papa deve ser escolhido até a Páscoa) passando per Francia (Les Echos  Hollande et Benoît XVI, l’indifférence cordiale) e Regno Unito (The GuardianBenedict the placeholder pope leaves a battered, weakened church). Accanto alla cronaca non sono mancati anche commenti e analisi – il New York Times ad esempio si interroga sulla capacità di cambiamento della Chiesa (New Pope? I’ve Given Up Hope) – o articoli che lanciano ipotesi sul nome del successore di Joseph Ratzinger (TimeWho Will Be the Next Pope? Bookmakers Place Their Bets). Presente, infine, anche qualche riferimento all’Italia, in particolare a chi come Nanni Moretti aveva già immaginato la rinuncia di un Pontefice nel film “Habemus Papam” (La NacionEl increíble anticipo de Nanni Moretti).

    La volata finale della campagna elettorale – Seppur ridimensionata negli spazi per l’annuncio del Papa, la campagna elettorale  non sparisce dai quotidiani internazionali che, anzi, a pochi giorni dal voto tornano a farsi nuove domande sul futuro dell’Italia. All’argomento dedica la copertina il settimanale il britannico The Economist (15 febbraio – Who can save Italy? ) spiegando come l’Italia, pur stando  meglio degli altri paesi del sud Europa, non possa interrompere il cammino delle riforme. Un’altra domanda se la pone Publico: “E se nessuno vincesse le elezioni”? (10 febbraio – E se ninguém vencer as eleições italianas?*) si chiede la testata portoghese esprimendo una preoccupazione diffusa anche sulle pagine di altri giornali. Il Wall Street Journal del 15 febbraio spiega infatti come i sondaggi non vedano emergere una maggioranza chiara dalle urne (Italian Polls Don’t Point at a Strong Majority for Next Government) mentre El Pais (9 febbraio – Los sondeos alertan de que Italia se enfrenta al desgobierno fa esplicito riferimento al rischio di ingovernabilità. Un’incertezza, racconta il tedesco Handelsblatt, che si riflette sui rendimenti dei titoli di Stato (12 febbraio – Italiens Anleiherendite steigt vor der Wahlen).

    Il ritorno del Duetto – L’Italia però, sulla pagine della stampa estera, non è rappresentata solo dalla politica. Come di consueto non mancano riferimenti al design e allo stile di vita. La nuova spider di Alfa Romeo, pronta per il mercato americano, sembra unire questi due elementi facendo rivivere il mito del Duetto (ne parlano il 12 febbraio Wall Street JournalAlfa Romeo Readies 4C Sports Car for Geneva Debut; Washington PostItaly’s Alfa Romeo to make US comeback this year with new two-seat sports car; Bloomberg BusinessweekAlfa Romeo to make US comeback with new sports car). Le ragioni dell’apprezzamento verso i prodotti del made in Italy sono spiegate da Ferruccio Rossi, amministratore delegato di Ferretti Group in una video-intervista a Bloomberg Businessweek: “i prodotti italiani – sottolinea Rossi – sono visti come uno status symbol del lusso” (9 febbraio – `Made in Italy’ Brand Seen as Luxury Status Symbol).

     

    *Articolo consultabile a pagamento/con registrazione