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Nuovi lavori, nuova formazione: Italia hub di formazione e attrattività a livello globale

  • Evento in modalità digitale
  • 5 Novembre 2025

        Il quarto Rapporto annuale dell’Osservatorio Permanente “Nuovi Lavori = Nuova Formazione” rappresenta un’importante piattaforma di confronto tra Talenti italiani all’estero, rappresentanti di imprese e istituzioni italiane. Discutere le evoluzioni nei settori più dinamici del lavoro e della formazione è un passo fondamentale per anticipare le tendenze future e contribuire allo sviluppo del capitale umano italiano. Il confronto tra esperienze globali e locali può infatti valorizzare la comunità delle competenze italiane, promuovendo una visione strategica e inclusiva per il futuro del Paese.

        Un tema centrale che emerge dal dibattito è la crisi demografica, caratterizzata da un calo strutturale delle nascite e da un progressivo invecchiamento della popolazione. Questa situazione impone una riflessione strategica sul futuro della forza lavoro nazionale, con un fabbisogno stimato tra 3,3 e 3,7 milioni di nuovi lavoratori nei prossimi anni, di cui una quota rilevante legata al ricambio generazionale. Parallelamente, è importante affrontare il fenomeno crescente dell’emigrazione dei giovani laureati, che non va visto esclusivamente come una perdita, ma piuttosto come una circolazione bidirezionale di competenze. Emerge così la necessità di creare condizioni favorevoli per trattenere e attrarre talenti qualificati, sia italiani che stranieri, favorendo politiche di rientro e di integrazione.

        In questo quadro, il sistema educativo italiano rimane un elemento centrale: da un lato è riconosciuto per la sua eccellenza nelle discipline umanistiche e scientifiche, dall’altro viene criticato – a livello universitario – per l’eccessiva specializzazione e per il limitato collegamento con il mercato del lavoro e le imprese. È cruciale lo sviluppo di competenze trasversali, come leadership, visione strategica, capacità relazionali e internazionalizzazione, necessarie per affrontare la rapida trasformazione tecnologica e la crescente richiesta di skills digitali e di gestione dell’innovazione. In parallelo, è evidente la necessità di riforme che favoriscano una maggiore permeabilità tra formazione e attività produttiva, rafforzando i legami tra scuole, università e imprese, e promuovendo percorsi di alternanza scuola-lavoro, insieme a tirocini internazionali.

        Le imprese, soprattutto nei settori tecnologici e biofarmaceutici, sono attori strategici nell’attrazione e valorizzazione dei talenti; ciò avviene grazie a investimenti significativi in ricerca e sviluppo, oltre che attraverso la creazione di hub e network di collaborazione territoriale e internazionale. Le politiche pubbliche sono chiamate a sostenere queste iniziative, promuovendo investimenti mirati, semplificazione burocratica e condizioni di lavoro e carriera più attrattive, con particolare attenzione ai salari e alla meritocrazia. L’interazione tra il settore privato, le istituzioni e la società civile rimane condizione imprescindibile per favorire un ecosistema innovativo e sostenibile.

        Emerge in ogni caso la necessità di rafforzare la percezione dell’Italia come hub di formazione e innovazione a livello globale, superando stereotipi negativi legati alla burocrazia e alle condizioni di lavoro. La componente culturale, inclusa la valorizzazione delle humanities e del patrimonio storico-artistico va identificata come un elemento distintivo da integrare con le discipline STEM per favorire una formazione completa e attrattiva. È necessaria, inoltre, una politica educativa internazionale capace di attrarre studenti, ricercatori e professionisti stranieri, accompagnata da servizi e infrastrutture che sostengano la qualità della vita e la conciliazione tra lavoro e vita privata.

        In sintesi, emerge l’urgenza di un’azione coordinata e sistemica per affrontare le sfide demografiche, di formazione e innovazione che investono il Paese. La costruzione di una comunità di talenti dinamica e ben integrata nel contesto globale rappresenta una risorsa fondamentale per sostenere la competitività e la crescita italiana. Chiave è una visione strategica di lungo termine, basata su una più stretta collaborazione tra istituzioni, impresa e mondo accademico, oltre che sulla valorizzazione del capitale umano come leva per lo sviluppo sostenibile. L’Italia, del resto, ha la possibilità di trasformare le sfide attuali in opportunità, puntando su una formazione inclusiva, innovativa e internazionale, capace di attrarre e trattenere talenti da tutto il mondo.