Come massimizzare il patrimonio energetico dell’Italia?
La crescita dell’economia mondiale, particolarmente forte nell’ultimo anno, ha portato con sè i ben noti vantaggi legati allo sviluppo (contribuendo a combattere la povertà estrema, per esempio), ma ha anche impresso un’inversione di tendenza alle emissioni di CO2 in atmosfera, che, dopo un triennio di stazionarietà, tornano a crescere di circa l’1,5%, ponendo nuovamente la questione di quali misure siano necessarie per attuare il decoupling tra crescita ed emissioni.
La Sicilia lungo le nuove Vie della Seta
I porti del mezzogiorno italiano, le strutture intermodali e i territori retrostanti hanno un’opportunità strategica nel contesto delle rotte mediterranee come crocevia dei traffici globali. Per cogliere tali opportunità sono necessarie scelte di medio e lungo periodo, con un impegno a livello governativo per assicurare i giusti incentivi, un adeguato quadro normativo, e una visione coerente degli interessi del sistema Italia.
Il settore fieristico italiano per la politica industriale
L’industria fieristica è una leva fondamentale di cui l’Italia dispone per la promozione della propria economia. Non solo le manifestazioni di successo hanno un importante impatto economico sul territorio che le ospita, con un moltiplicatore che può superare le 10 volte, ma le fiere offrono anche un sostegno cruciale alle imprese.
L’innovazione leva per la competitività delle imprese agricole
Un settore in crescita, ma ancora pieno di fragilità. L’agricoltura italiana ha dimostrato di saper far volare l’export oltre i 41 miliardi, ma la Germania con i suoi 80 è ancora lontana. Resta ancora una carenza competitiva del settore, soprattutto per mancanza di investimenti e di innovazione. Negli anni della crisi, quando i prezzi delle commodities erano fluttuanti e impattavano sui costi di una realtà imprenditoriale soprattutto di trasformazione, le imprese hanno investito poco e si sono dimostrate scarsamente propense all’innovazione.
L’economia digitale e il lavoro che cambia
Dalla robotica all’intelligenza artificiale, dalle piattaforme digitali alla blockchain: l’innovazione sta avendo implicazioni sempre più rilevanti per il mondo del lavoro. Le trasformazioni non riguardano solo l’ambito aziendale e professionale, ma investono anche la sfera privata. Complice l’invecchiamento della popolazione e gli stili di vita dei millennials, la robotica sarà utilizzata sempre più anche per svolgere attività domestiche.
Cybersecurity: pericoli e opportunità per le imprese
Investimenti, cultura, condivisione: sono questi i tre elementi che esperti e addetti ai lavori considerano indispensabili per rendere il Sistema-Italia resiliente di fronte alle minacce cibernetiche. Nonostante il tempestivo aggiornamento del piano e dell’architettura nazionale di sicurezza cibernetica realizzato lo scorso anno, sono ancora molti i problemi rimasti aperti. In primo luogo, le risorse investite risultano ancora largamente insufficienti, soprattutto se paragonate a quelle impiegate da alleati e competitor.
Banche ed economia reale: un nuovo patto per lo sviluppo dei territori
Dopo un decennio di profonda crisi economica e sociale, stanno emergendo alcuni segnali incoraggianti a livello di scenario macroeconomico che fanno sperare nella possibilità di ripristinare il circolo virtuoso tra sistema finanziario, economia reale e società. Tuttavia, rimangono ancora numerose sfide da affrontare tra cui la regolamentazione e l’accelerazione tecnologica che ha portato all’emergere del fenomeno fintech.
Società e lavoro nellʹera dellʹIntelligenza artificiale
Intelligenza artificiale e robotica cambieranno moltissimi aspetti della vita quotidiana, dai trasporti all’ambiente, dalla salute alla sicurezza. Si tratta di un processo con effetti dirompenti che è già iniziato e rischia di rendere inadeguate molte strutture economiche, sociali e politiche esistenti.
Diversamente dalle rivoluzioni tecnologiche del passato, infatti, le tendenze in atto non promettono un cambiamento epocale, cui può seguire un periodo di graduale adattamento, ma un processo di mutamento rapido e continuo.
I talenti italiani all’estero
Lavoro, formazione e innovazione sono i tre elementi da cui ripartire per offrire al Paese un futuro. Il problema dell’occupazione, in particolare, affligge tutta Europa, ma in Italia assume proporzioni maggiori. In questo contesto il rischio è quello di perdere un’intera generazione di talenti, alimentando un circolo vizioso: la distruzione di competenze in tanti settori, infatti, è un processo irreversibile. Non bisogna dimenticare, poi, che per creare lavoro, sono necessari soprattutto crescita ed investimenti.