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Attività

The tech revolution and the future of business

    • Tel Aviv
    • 24 Novembre 2019

          L’evolvere della globalizzazione nel corso degli ultimi due decenni e la conseguente interdipendenza tra i paesi, nel commercio come nelle infrastrutture tecnologiche, fanno sì che oggi qualsiasi interruzione delle attività commerciali abbia conseguenze su scala globale. Le ultime tensioni a livello geopolitico indicano che tali interruzioni possono derivare da azioni convenzionali, come per esempio le recenti imposizioni di tariffe bilaterali, o da azioni non convenzionali, come gli attacchi informatici. Le misure adottate dai decisori politici per prevenire questi rischi possono avere effetti a lungo termine sulle imprese e sulla società e non sono facilmente reversibili. È, quindi, necessaria una ridefinizione delle competenze degli imprenditori e dei funzionari pubblici, sostenuta da un quadro normativo coordinato, al fine di governare un panorama tecnologico in rapida evoluzione in settori come la sanità e le banche, in cui i modelli tradizionali cercano sinergie con i “perturbatori” digitali e l’intelligenza artificiale, piuttosto che puntare a una concorrenza col rischio di distruggere valore. All’interno di un panorama internazionale sempre più complesso, Israele rappresenta uno dei migliori esempi al mondo di ecosistema sviluppato per l’innovazione aperta.

          I tratti caratteristici della “nazione start-up” israeliana derivano in gran parte dalla sua storia e dall’esigenza costante di “innovare per necessità” in agricoltura e nella difesa così come nelle tecnologie avanzate e nell’intelligenza artificiale applicate a sicurezza, sanità e servizi finanziari. Le sinergie tra mondo accademico, governo e settore privato hanno favorito lo sviluppo di un ambiente unico, favorevole all’innovazione e all’imprenditoria giovanile, che ha portato alla nascita di migliaia di start-up e ha fatto registrare investimenti pro capite record, in gran parte coperti da capitali privati ​​stranieri. Il governo, forze armate incluse, è in grado di attrarre i migliori talenti accademici in progetti di ricerca in tutti i settori, compresi quelli dell’IT e della sicurezza informatica. L’azione di stimolo incrociato che ne risulta, assieme alla capacità di attrarre capitale privato, sono rappresentate al meglio nel cluster ad alta tecnologia “Silicon Wadi”, situato nei pressi di Tel Aviv, che è diventato uno dei migliori incubatori di start-up del mondo.

          Questa visione a lungo termine, al di là dei benefici che apporta alle industrie tecnologiche, può evolvere ulteriormente a vantaggio di tutta la società. L’applicazione dell’intelligenza artificiale ai campi più disparati può innescare un ciclo virtuoso di ricadute sulle competenze non tecniche o in altri settori, come quello dell’arte. In tale contesto, il patrimonio culturale italiano, la creatività diffusa e la complementarità con Israele in molti settori industriali e agricoli, così come il turismo, offrono opportunità significative per superare le tradizionali inefficienze grazie a tecnologie e innovazioni all’avanguardia.

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